Non vi è niente di più difficile da valutare di un fatto
Alexis de Tocqueville
Con questa citazione apriamo la disamina di un concetto sempre più moderno e cruciale: la valutazione delle performance. Molti collegano questo concetto solo alle aziende private, tuttavia anche le Pubbliche amministrazioni stanno sempre di più ponendo al centro la performance management. Le tecnologie hanno sì un ruolo decisivo nel cambiamento, ma sono le persone a concretizzare realmente un cambio di marcia; persone interne, che lavorano dentro l’organizzazione, ed esterne, che orientano i comportamenti delle organizzazioni (cittadini, fornitori, provider, partner, ecc)
Da burocratico a manageriale
Quando parliamo dunque della linfa vitale di una organizzazione facciamo riferimento alle risorse umane che la compongono. Da questo punto di vista, non vi è differenza tra aziende private o enti pubblici. Proprio questi ultimi stanno adottando un cambiamento di paradigma, da un approccio burocratico a un approccio manageriale.
Cosa comporta questo? Cambiano le competenze e i comportamenti di riferimento del personale pubblico, cambiano altresì le modalità di sviluppo professionale delle persone. La dirigenza si orienta su politiche da realizzare e obiettivi da raggiungere. Proprio come dei manager. Decidere, integrare, motivare, cooperare, analizzare, programmare, sono le skill emergenti delle PA.
Il risultato delle ultime riforme
Le riforme attuate negli Stati membri UE negli ultimi due decenni hanno per certi versi migliorato l’efficacia in termini di costi e l’efficienza della Pubblica Amministrazione. Nel complesso, le istituzioni sono diventate più aperte e trasparenti. L’accesso ai servizi, nonché la loro qualità, sono migliorati. Non tutto però è rose e fiori. La fiducia dei cittadini nei poteri pubblici, la coesione sociale e l’attrattiva del pubblico impiego sono peggiorate.
Il concetto di Performance Management
Di fronte alla crescente sfiducia dei cittadini verso le PA, soprattutto in questo periodo contraddistinto dal covid, diventa essenziale costruire un modello orientato a creare valore per i cittadini nell’unico modo concreto che ci sia: qualità ed efficienza nei servizi. Per farlo il modello deve avere come perno le performance e la loro gestione ottimale.
Ma cos’è la performance? La performance è l’insieme dei risultati che un’organizzazione ottiene attraverso una serie di azioni definite e classificate. La valutazione della performance management è un passaggio cruciale per:
- Individuare aree di crisi colmabili con sviluppo professionale;
- Premiare le aree che rendono di più e supportare quelle che fanno maggiore fatica a tenere il passo;
- Ultimo ma non meno importante: per “rendere conto” ai cittadini di come vengono utilizzate le risorse pubbliche e dei risultati che si ottengono.
L’implementazione del performance management potrebbe essere l’occasione tanto attesa per scardinare la nomea dell’autoreferenzialità che grava su molte Amministrazioni pubbliche. Potrebbe significare sviluppare, finalmente, la cultura del valore pubblico, attualmente così povera nel nostro paese.
Le ragioni di un approccio volto alla valutazione delle performance sono dettate soprattutto da ragioni economico-sociali, che possiamo riassumere in due punti:
- Scarsezza delle risorse pubbliche destinate al soddisfacimento dei bisogni collettivi;
- Domanda crescente da parte dei cittadini di partecipazione, grazie all’accessibilità garantita dal web.
Valutazione e misurazione: due amici per la pelle
You can’t measure you can’t manage
Peter Ducker
Certamente la valutazione ha le sue fondamenta sulla misurazione, ma non coincide con la misurazione. Chiariamoci: la misurazione economica non basta. La misurazione nelle organizzazioni sociali e produttive ha il compito di comparare fenomeni complessi, il più delle volte non frazionabili, in unità minime misurabili quantitativamente.
Possiamo suddividere la valutazione di una istituzione pubblica in 4 ambiti di performance:
- Istituzionale: l’insieme dei risultati che una istituzione raggiunge rispetto ai suoi scopi fondamentali;
- Strategica: l’insieme dei risultati che una amministrazione raggiunge in base alle loro politiche prioritarie;
- Organizzativa: l’insieme dei risultati che una organizzazione periodicamente raggiunge nella attuazione delle azioni connesse alle politiche prioritarie;
- Individuale: il contributo che un individuo apporta al raggiungimento delle finalità istituzionali.
La collaborazione tra Regione Sicilia e Arancia ICT
Quanto fin qui esposto è stato evidenziato dal Professore Bruno Carapella – noto esperto in Change Management della PA ed autore del libro “Oltre la casa di vetro. Dal performance management alla democrazia del dare conto” (Editore Franco Angeli) – intervenuto recentemente ad un seminario di formazione per i dirigenti apicali della Regione Sicilia organizzato da Arancia ICT.
La Regione Siciliana ha affidato ad Arancia ICT la scelta di una soluzione software in grado di sviluppare efficaci processi di controllo e di gestione integrata, senza escludere la pianificazione strategica e la gestione delle performance individuali. La scelta è caduta sul software Gzoom, un software open source, estremamente flessibile e ampiamente configurabile in base ad ogni specifico caso, che permette di:
- interpretare dati complessi,
- misurare il proprio livello di efficienza, generale o di una distinta divisione,
- misurare la qualità dei servizi erogati in relazione agli obiettivi strategici pianificati.
- e, non meno importante, di comunicare verso l’esterno i risultati raggiunti.
Per saperne di più visita il sito di Gzoom o leggi il nostro approfondimento dedicato al software.
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