L’innovazione digitale ha messo in atto numerosi cambiamenti in vari settori, dall’automotive al turismo, dalla medicina alla sostenibilità.
Il settore alimentare non può essere messo da parte. Il digitale ha trasformato significativamente il settore della filiera agroalimentare, rendendolo non più un mercato relativamente semplice (coltivo /allevo, vendo e ricomincio). Il settore agroalimentare è diventato un mercato complesso, oltre che molto competitivo, che coinvolge molteplici attori con differenti interessi ed esigenze.
Secondo uno studio di Eurispes il consumatore 4.0 ricerca innovazione senza mettere a rischio la salute. Acquista sì prodotti prevalentemente certificati ma non si fida più solo di un bollino. Vuole di più. Si sta instaurando una nuova cultura alimentare, fra il piacere e il salutismo, con una particolare attenzione alle identità sociali.
L’idea di una marca alimentare forte e positiva, vede come primo fattore la qualità del prodotto. Possiamo declinare l’opinione che si ha sulla qualità del cibo in quattro punti. Il consumatore declina il concetto di qualità in 4 modi diversi ma interconnessi:
- Sicurezza alimentare
- Qualità ambientale della terra d’origine dei prodotti
- Naturalità dei processi di produzione
- Contenuto salutistico dichiarato
L’uso della blockchain può soddisfare comodamente questi punti. L’obiettivo finale è la certificazione e la valorizzazione del prodotto agroalimentare.
Cos’è la blockchain?
Per capire come la blockchain può supportare la tracciabilità e la certificazione alimentare, è necessario spendere due parole sulla tecnologia blockchain.
Ci sarà di capitato di sentire parlare di blockchain vicino a concetti come criptovalute, bitcoin, smart contract. La blockchain è semplicemente la struttura che sta dietro. D’altro canto la blockchain è molto di più e le sue potenzialità sono quasi infinite.
Si sente parlare anche di blockchain privata o pubblica, ma noi di Arancia ICT sappiamo chi è l’impostore e lo spieghiamo dettagliatamente quando ci chiedono una consulenza.
In parole semplici, la blockchain è una rete informatica che gestisce in piena sicurezza un registro pubblico costituito da dati e informazioni. Questi dati possono essere per esempio le transazioni. Una delle caratteristiche principali della blockchain è la decentralizzazione: nessun controllo centrale; le informazioni vengono registrate e distribuite tra più nodi. Con la blockchain si può risalire alle origini di tutti gli elementi sul registro.
Perché è importante la tracciabilità alimentare
Con la tracciabilità alimentare si intende la capacità di tenere traccia processo o ingrediente utilizzati nei vari stadi della filiera, dall’inizio fino allo scaffale.
La tracciabilità alimentare è sempre più scelta dalle imprese. Fra le soluzioni digitali spicca senz’altro la blockchain, la quale prevede un’integrazione di tecnologie IoT. I Big Data assumono momentaneamente un ruolo secondario.
Tra le grandi potenzialità della blockchain vi è di certo l’immutabilità delle informazioni registrate. E’ proprio questa immutabilità a migliorare la trasparenza e il coordinamento tra gli attori della filiera. Dati accurati e sotto gli occhi di tutti aumentano l’efficienza dell’intera supply chain.
Se la provenienza, i valori nutrizionali, i metodi produttivi sono garantiti, il consumatore è molto più consapevole del prodotto che ha davanti. Oggi il consumatore ha nuove esigenze, temi come sostenibilità e lotta alle contraffazioni gli stanno a cuore. Se un’azienda agroalimentare ha nel suo DNA genuinità e attenzione per il cliente perché non dimostrarlo?
Dimostrare la tracciabilità alimentare al cliente
Il modo più veloce per informare il consumatore finale della qualità del prodotto è attraverso un QR Code. Chiaramente il Qr Code dovrebbe essere scansionabile dal consumatore utilizzando un’apposita app. Il risultato della scansione sarebbe un riepilogo semplice e intuitivo di tutte le informazioni principali (valori nutrizionali, ingredienti, provenienza ecc.)
Si possono utilizzare contenuti multimediali per valorizzare la tradizione, ammaliare il consumatore con racconti sul territorio di provenienza, raccontare le materie prime, la loro lavorazione, ma soprattutto la passione che c’è dietro. Lo sappiamo molto bene quando siamo andati a visitare le Cooperative Tumarrano e Caciocavallo.
E’ proprio quello che stiamo realizzando con il progetto Traiprolac.
In tema di food safety and quality, è opportuno considerare che dati trasparenti e affidabili posso aiutare a combattere le frodi alimentari, a identificare i colli alterati e a tutelare la proprietà intellettuale contro la contraffazione. Parimenti, possono essere rintracciati simultaneamente prodotti pericolosi, aumentando così la tempestività e la accuratezza dei ritiri dal mercato e la applicazione di altre misure di sicurezza pubblica.
Ulteriori vantaggi digitalizzazione e tracciabilità alimentare
- Aumentare l’efficienza della catena di approvvigionamento: miglior monitoraggio del flusso produttivo; misurare le fasi produttive e capire dove si può fare di più. Ottimizzazione gestione del magazzino.
- Protezione del marchio e della sua immagine: mitigare la contraffazione alimentare. Bisogna considerare che dati trasparenti e affidabili possono aiutare a combattere le frodi alimentari, nonché tutelare la proprietà intellettuale contro la contraffazione. D’altro canto, possono essere rintracciati tempestivamente prodotti pericolosi all’interno della produzione, evitando così dispendiosi ritiri dal mercato.
- Contribuire all’economia sostenibile e circolare: garantire la sostenibilità, ridurre gli sprechi.
- Campagne di marketing (molto importante): connettersi direttamente all’utente finale, in modo da ottenere preziose analisi di mercato.
Per il futuro si prospetta una spinta verso la creazione di ecosistemi che possano facilitare sia i rapporti all’interno delle filiere sia le interazioni con attori trasversali a più filiere.
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